mi sono avvicinata al mondo della fotografia e scoprendo quasi per caso il lavoro di Judy Weiser, massima esponente del settore a livello mondiale. Da allora ho continuato a studiare e a formarmi in questo campo e, dopo averne sperimentato anche personalmente le potenzialità e l’indiscussa efficacia, promuovo l’utilizzo della fotografia come canale espressivo e conoscitivo nei percorsi di supporto e terapia psicologica e nei gruppi esperienziali arte terapeutici.
La fotografia è uno strumento mediatore ed un potente facilitatore di processi di crescita e di autoconsapevolezza per il singolo e le comunità. Uno strumento prezioso per prendersi cura di se stessi e per essere testimoni e guida della crescita dell’altro.
FOTOTERAPIA E FOTOGRAFIA TERAPEUTICA
Possiamo definire la fototerapia come un sistema articolato di tecniche che prevedono l’utilizzo della fotografia-in-terapia da parte di psicologi e psicoterapeuti nel lavoro con i loro pazienti. Con il termine fotografia terapeutica, invece, indichiamo la pratica della fotografia-come-terapia condotta autonomamente dalle persone al di fuori di un contesto clinico, per la scoperta di se stesse o con fini espressivi.
OBIETTIVI E VANTAGGI DEL LAVORO FOTO-TERAPEUTICO
Il lavoro con le fotografie consente innanzitutto di conoscere e dare voce al punto di vista della persona, intervenendo così in maniera diretta sulla narrazione che questa fa delle sue esperienze, della sua persona e delle sue relazioni. L’immagine è costantemente uno specchio in cui ri-conoscersi e ri-conoscere la propria storia e le proprie possibilità.
Il vantaggio principale del lavoro attraverso le immagini è sicuramente la generale dimestichezza e familiarità che le persone hanno con il mezzo fotografico. Questo lo si deve anche alla diffusione massiccia negli ultimi anni degli smartphone, che consentono di avere una fotocamera sempre con sé per poter catturare – in qualsiasi momento – ricordi.
Partendo da questa premessa, la proposta di un intervento fototerapeutico anche in ambito clinico viene accolta solitamente con disponibilità ed entusiasmo da parte del paziente. Come nel caso dell’arteterapia, per praticare la fototerapia o la fotografia terapeutica non è necessario avere delle competenze tecniche professionali e neppure una particolare attrezzatura.